Recentemente (Marzo 2017) ho potuto provare con mano l’esperienza Leica in una delle città più straordinarie al Mondo: Venezia.
L’occasione c’è stata con la partecipazione al Workshop della Leica Akademie, il tutto sapientemente gestito da Marc De Tollenaere.
Marc De Tollenaere è un fotografo freelance, Leica Ambassador, che tiene Photo Tour e Photowalk a Venezia, oltre che workshops fotografici in tutto il mondo. La sua formazione fotografica inizia nel 2003 (su consiglio di Grazia Neri) con un grande maestro della fotografia italiana: Gianni Berengo Gardin.
Il suo curriculum è eccezionale, ma è l’aspetto umano che lo esalta ancora di più con pazienza, semplicità e divertimento.
Conosce benissimo Venezia, occasione ghiotta per me per visitare luoghi che non conoscevo. Come la parte degli Arsenali, o scoprire il fascino del mercato del pesce di Rialto alle 6.00 di mattina.
A parte Venezia, fascinosa e ricca di spunti fotografici, come i giochi di riflessi, l’architettura e molto altro, in quei giorni ho avuto l’occasione di provare dal vivo una Leica SL (Typ 601) con obiettivo Vario-Elmarit 24-90 f2.8-4.
Partiamo subito che è una fotocamera solida e abbastanza pesante, all’inizio pure faticosa da impostare e da adattare, però questa mirrorless da 24 megapixel, rapidissima nella messa a fuoco, alla fine e con un po’ di pratica diventa un vero “mostro” fotografico, formidabile e personalizzabile al 100%.
Il mirino digitale per chi, come me, è abituato allo specchio, può essere inizialmente fastidioso ma, mano a mano, ci si prende confidenza e accade che non c’è mai un momento perso tra un click e il successivo.
Impostando poi la visione del mirino in bianco e nero ecco che è possibile visualizzare, già prima di scattare, come sarà il risultato finale, e pensare in bianco e nero diventa realtà!
Un’altra caratteristica molto utile è, a mio avviso, l’impostazione del formato della fotografia.
Che significa? Significa che impostando la panoramica 3:1, potevo osservare dal mirino non solo in bianco e nero ma anche nel formato scelto, per non parlare del 16:9 – 4:3 e molti altri.
La macchina diventa quindi personalizzabile non solo in base alle esigenze tecniche del fotografo ma anche per la fantasia artistica dello scatto.
La macchina si presta non solo alla fotografia Street, ma anche a quella di azione e a quella di paesaggio, inoltre il corpo pesante e tropicalizzato è studiato apposta per i peggiori climi, sopratutto quelli freddi, rendendola adatta ad ogni possibile situazione.
Ritornando al Leica Akademie, il piacere di aver partecipato a questo WS sta nel fatto che mi sono confrontato un marchio prestigioso e affascinante, con la sua filosofia della foto street e del bianco nero, oltre che ad un confronto diretto con le esperienze di ogni partecipante.
La filosofia Leica è ricerca, cura del dettaglio, attenzione al mondo che ci vive attorno ed entrarci silenziosamente all’interno.
Non bisogna scattare a raffica e rubare la foto, ma entrare con cautela, prendersi il proprio tempo e imparare da ciò che ci circonda, parlare con la gente e sapersi far accettare, la fotografia è la conseguenza dei rapporti umani.
Noi fotografi siamo scrittori del mondo che ci circonda.
Matteo Rossini