Esercitazione pratica TEMA MACRO – STILL LIFE – PRODUCT per gli allievi del corso avanzato di Fotografia di Pisa
La macrofotografia è un genere fotografico che si avvale di particolari tecniche fotografiche con lo scopo di ottenere immagini di soggetti molto piccoli tramite forti rapporti di ingrandimento.
La tecnica per ottenere questo tipo di immagini consiste nell’utilizzo di obiettivi appositamente progettati o tubi di prolunga, quando si utilizzano macchine con obiettivo smontabile (reflex).
Nel caso di fotocamere digitali compatte si utilizzano appositi “aggiuntivi” fissati anteriormente all’obiettivo originale. Nelle fotocamere reflex si può anche utilizzare come aggiuntivo un obiettivo montato al contrario, fissato mediante un particolare adattatore maschio/maschio; questo metodo, chiamato comunemente “inversione dell’ottica”, permette di sfruttare il percorso dei raggi luminosi per cui le lenti sono state progettate, lasciando quindi inalterata la qualità dell’immagine. Si possono utilizzare anche lenti addizionali aggiuntive; si tratta di una soluzione a basso costo che però comporta una riduzione della qualità ottica dell’insieme, che diventa evidente al crescere dell’ingrandimento.
L’utilizzo del flash nel caso di soggetti particolarmente vicini alle lenti richiede l’utilizzo di tecniche particolari, sia per permettere di raggiungere il soggetto con la luce (lo stesso risulta “nascosto” dall’obiettivo), sia per ottenere una illuminazione uniforme dello stesso. Si utilizzano normalmente dei diffusori o delle “guide di luce” applicati direttamente al flash che possono essere montati su dei distanziatori per evitare che l’ombra dell’obiettivo cada sul soggetto. Esistono anche dei flash anulari specifici per la macrofotografia, che possono essere a scarica o a luce continua (LED) che posizionati attorno alla lente consentono di illuminare il soggetto anche se molto vicino alla lente stessa.